FABIO MAGNANI
CORSI PER ADULTI - LIVELLO OPEN - per tutti
from saturday, February 22to sunday, February 23
Teatro Trieste 34 (Piacenza) - Via Trieste 34, Piacenza
- beginning of the course saturday, February 22
- end of course sunday, February 23
- enrollments from thursday, July 11 2:00 PM
- until friday, February 7 10:00 PM
(PER TUTTI I LIVELLI)
“Oh-oh!”
(la ricerca sul proprio clown)
Sabato 22 febbraio dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 17.
Domenica 23 febbraio dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 17.
Strumenti di lavoro:
- Training fisico sostenuto
- Esercizi di relazione
- Ricerca della triangolazione e delle dinamiche del clown
- Approccio alla maschera (il naso rosso)
- Ricerca del tempo comico
- Esercizi di relazione con la musica
- “Il fiasco” del clown
Abbigliamento comodo, meglio se scuro e neutro (nero) per il training
Abito per il proprio clown (ricerca che faremo insieme)
Svariati oggetti
Cos’è il clown?
Che differenza c’è tra il Bianco e l’Augusto?
Devo truccarmi e vestirmi da pagliaccio?
Posso essere stupido senza fare l’idiota?
Il clown è la maschera più piccola del mondo. Forse la più difficile da indossare e da gestire. Questo rende
certamente la sfida allettante. Il clown non è un pagliaccio, o quanto meno per noi non lo sarà. Spesso
vengono confusi e identificati allo stesso modo. Ma non è così. Il clown teatrale e ben diverso dal pagliaccio
del circo.
Per cui tranquilli, niente trucco sul viso e niente vestiti pomposi!
Quando penso al clown teatrale penso a Charlie Chaplin, a Stanlio e Ollio, Buster Keaton, George Carl e
tanti altri.
Il clown vive di poesia e quando ci fa sorridere non è consapevole del perchè.
E’ innocente, ma al tempo stesso vittima della sua costante stupidità, la quale però lo rende vulnerabile e
forte al tempo stesso.
Imparare a gestire le situazioni complesse o impossibili è la più grande arte del clown.
Sopravvivere nella “merda”, accettandola, senza evitare il problema, ma affrontandolo di petto.
Scoprire quali sono le dinamiche tra il clown Bianco e il clown Augusto, ci aprirà il mondo alla dinamica del
gioco di status opposti.
Trovare il gioco in ogni cosa, la gioia di affrontare la paura e l’ostacolo, senza farsi sconfiggere mai.
Imparare a ridere di noi stessi insieme agli altri.
Insomma il clown è la magia delle piccole cose.
CHI E' FABIO MAGNANI?
Fabio Magnani nasce a Rimini il 13 Giugno del 1988 e si avvicina al teatro per la prima volta all’età di quattordici anni, grazie alla compagnia Alcantara, con la quale ancora collabora dopo tanti anni.
Frequenta l’accademia di recitazione Alessandra Galante Garrone di Bologna nella quale si diploma. Successivamente inizia subito le sue esperienze professionali come attore e formatore.
Collabora con diversi registi e maestri fra i quali: Robert Wilson a San Paolo, in Brasile e Cesar Brie a Buenos Aires, in Argentina. Il suo percorso attoriale incrocia differenti stili artistici dal teatro di prosa al teatro fisico, dalla clownerie all’improvvisazione teatrale (long e short form).
Approfondisce i suoi studi di clownerie con Andrè Casaca.
Diventa un improvvisatore professionista e formatore a livello nazionale studiando con i professionisti dell’improvvisazione italiana della compagnia Qfc, successivamente con Antonio Vulpio ed altri internazionali come Omar Galvan, Jim Libby e Patti Stiles.
Vive esperienze differenti legate al mondo del teatro di strada, con i “Ciarlatani senza Frontiere”, un progetto no profit, con destinazione il Kenya e i suoi slum nel 2010, successivamente in Bosnia nel 2017.
Dal 2014 ad oggi collabora con Damiano Scarpa di Alcantara Teatro in un percorso teatrale psicosociale con persone affette da differenti patologie psichiatriche e disabilità fisiche.
Dal 2018 è chiamato ad insegnare alla scuola di teatro A. Galante Garrone.
Il percorso di formazione personale si arricchisce poi con le contaminazioni di teatro danza, mimo, commedia dell’arte, acrobatica.